…il cacao fa bene

Il cacao fa bene a chi corre

Sgombriamo subito il campo dall’equivoco:  il cioccolato al latte dell’Uovo di Pasqua, o quello delle famose barrette  fasciate nella carta argentata non sono il segreto nell’alimentazione dello sportivo che tutti vi hanno taciuto.

Quando parliamo del cacao come sostanza dagli effetti positivi sulle prestazioni dello sportivo parliamo dei polifenoli contenuti in esso.

 

Essi sono molto utili agli atleti, non soltanto perché riducono lo stress ossidativo, ma perché anch’essi – con un meccanismo un po’ diverso da quello dei nitrati delle verdure, ma sempre attraverso la sintesi di ossido nitrico nelle fibre muscolari impegnate nello specifico impegno (nel nostro caso nella corsa) – stimolano la biogenesi mitocondriale.

Essa avviene non soltanto a livello dei muscoli scheletrici, ma anche nel miocardio.

I flavanoli, inoltre, determinano un aumento del flusso ematico, del diametro basale delle arterie e del picco del diametro stesso; in seguito all’assunzione acuta dei flavanoli, si ha una vasodilatazione che è massima dopo due ore.

Si può dire che, in pratica, a parità di allenamento aerobico effettuato, i miglioramenti ottenuti sono di maggiore entità se si assume cacao.

In un certo senso, i flavanoli del cacao “simulano” gli effetti dell’allenamento, dal momento che sono in grado di determinare una parte degli effetti migliorativi ottenibili con l’allenamento; essi, inoltre, riducono gli effetti peggiorativi determinati dall’allenamento. Sono dunque utilissimi agli atleti che, per un infortunio o per una malattia, devono rimanere inattivi.

I flavanoli del cacao sono molto amari; la lavorazione “all’olandese” prevede l’utilizzo di sostanze fortemente alcalinizzanti che riducono il sapore amaro, ma che distruggono la maggior parte dei flavanoli . Nel cioccolato amaro, dunque, c’è come massimo il 20% dei flavonoli presenti nel cacao non trattato; nel cioccolato al latte ce n’è circa il 30% di quelli del cioccolato amaro e in quello bianco non ce ne sono. Gli effetti acuti di cui si è parlato si possono ottenere con 200 mg di flavanoli, quanti se ne trovano in pochi grammi di cacao non trattato o in almeno 20-25 g di cacao amaro che, oltre al resto, fornisce grassi e calorie.

Articolo tratto dalle pubblicazioni di Enrico Arcelli (medico dello sport e dietologo), Serena Martegani (medico dello sport), Elena Casiraghi (specialista in alimentazione e integrazione dello sport)